Visioni in tempo di coronavirus
La mia storia è quella che osserva in questo momento così surreale, le nostre città vuote, deserte, come nelle mie opere “Visioni urbane”, dove enormi agglomerati, scorci di città, skyline, panorami che delineano e delimitano non solo la nostra vista ma anche, e non solo metaforicamente, la nostra vita, realizzate dall’uomo con il suo lavoro ed ingegno, ora, appaiono tristemente vuote, malinconiche e deserte, addensate con colori scuri, quasi come se non fossero più vissute o abbandonate dove non è più presente l’artefice delle stesse; l’uomo.
Nudi ed impauriti con tutta la nostra fragilità umana, in un periodo in cui pensavamo come genere, di essere al di sopra di tutto e capaci di piegare la natura e gli eventi ai nostri più sfrenati e fantasiosi desideri.
Ora, tutto è silente, ognuno è recluso, relegato nei suoi più o meno angusti spazi, intrappolato in casa, tormentato dal disagio e dall’inquietudine che ci assale , schiacciato dal peso delle nostre paure .
L’ augurio è che da questo periodo così drammatico, possa riemergere una forza ed energia tale da rimetterci in moto, farci capire che siamo tutti compagni dello stesso viaggio e riprendere tutti insieme, uniti, con slancio e solidarietà, la fantastica e misteriosa esperienza della transumanza umana, sul pianeta terra, recando più rispetto per noi stessi, per gli altri e per l’ambiente che ci circonda, ci nutre e ci dà vita, guardando al futuro con ottimismo, pensando a tutto quello che domani avremo da fare!
Uniti si vince, Forza Italia !
Leonardo Pappone
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